La storia del Cagliari
Tutta la cronistoria rossoblù, partita per partita
1937/38
Campionato Serie C
Dopo un purgatorio forzato di due anni nei meandri del calcio regionale, per il Cagliari è tempo di tornare a competere a livello nazionale, nella fattispecie, in Serie C.

Questo torneo vede nel complesso ben ottanta formazioni ai nastri di partenza, suddivise in cinque gironi da sedici squadre ciascuno e trenta giornate di campionato. Le compagini meridionali sono in netta minoranza ed è sufficiente uno solo di questi gironi, il girone E, quello del Cagliari, per raggrupparle tutte. Per ogni girone è prevista una promozione in Serie B, mentre le retrocessioni previste sono tredici in tutto, tre ciascuna per i gironi A, B, e C, due per gli altri due raggruppamenti (D ed E).

Analizzando il girone che ci interessa, registriamo importanti novità alla vigilia. Due delle squadre inserite nel girone, per l’esattezza il Dopolavoro Ferroviario Catania e il Catanzaro, rinunciano alla partecipazione e si ritirano senza nemmeno mai scendere in campo. I calendari sono già compilati, non vengono rifatti e la stagione parte con in previsione un turno di riposo per le squadre che in ciascuna giornata avrebbero dovuto affrontare le rinunciatarie.

Altra simile novità si registra alla quinta giornata. Il Lecce non si presenta in campo per l’impegno di campionato e in settimana annuncia anch’esso il ritiro. Riassumendo, avremo un campionato a quattordici squadre con un complessivo di ventiquattro gare per compagine. I quattro risultati del Lecce vengono annullati e tolti i punti conquistati dalle avversarie. Il Cagliari dimostra di essere ancora impreparato per competere a questi livelli e la sua permanenza nei bassifondi della classifica inizia fin dalle prime battute del torneo.

Il 19 dicembre ottiene il suo secondo e ultimo successo in campionato nell’ultimo impegno dell’anno solare, a cui fa seguito un pareggio. Dopo di allora, a partire dallo scontro diretto sul terreno del Manfredonia, che lo segue in classifica, saranno sempre sconfitte con l’eccezione dell’incontro pareggiato in casa contro il SIME Popoli.

Insomma un complessivo finale di quattordici sconfitte e un pareggio che sanciranno un immancabile ultimo posto in graduatoria con soli otto punti, di cui appena uno in trasferta, e quasi tutti i primati negativi stagionali.

A fine anno dovrebbe essere retrocessione per le ultime due, cioè Cosenza e Cagliari, ma la Federazione, anche in virtù del fatto che già tre squadre si erano chiamate fuori, decide di annullare le due retrocessioni e di ammettere il Cagliari alla Serie C dell’anno successivo.

I calciatori rossoblù scesi in campo nel campionato saranno trentadue. Primatista di presenze è Servetto con ventidue partite, miglior realizzatore Asquer con cinque reti.

In testa alla classifica dominano Salernitana e Civitavecchiese che, però, devono subire nel girone di ritorno, la rimonta di Aquila e Catania. Alla fine la spunta di poco la Salernitana, con l’Aquila che strappa la piazza d’onore all’ultimo istante alla Civitavecchiese.

Il Catania, un po’ troppo in ritardo nel girone di andata, deve accontentarsi del quarto posto.

Nel frattempo la Nazionale Italiana di Vittorio Pozzo, campione del Mondo e Campione Olimpica in carica, si prepara ai Campionati del Mondo in Francia che vedranno la loro conferma al primo posto, per la seconda vittoria alle due prime partecipazioni.