Campionato Prima Divisione Regionale Sardegna
Stagione 1944/45, ovvero il ritorno al calcio giocato per la Sardegna e quindi anche per il Cagliari dopo l’interruzione a campionato in corso del
febbraio 1943, con la città bombardata, e la successiva stagione di fermo forzato causa la guerra. La quale non è finita in tutta Italia ma lo sarà a
breve, nella parte finale di questa stagione sportiva. Ma, se non altro in Sardegna, è possibile e si riesce a trovare un ritaglio di spensieratezza in
una situazione dove tutto è distrutto e tutto è da ricostruire, sia materialmente che moralmente. La società cagliaritana viene faticosamente ricostruita
e ricostituita e il nuovo presidente è Eugenio Camboni.
Il campionato ha, quindi, il suo regolare svolgimento e dopo un autunno di tornei e amichevoli, l'inizio del Campionato Regionale Sardo di Prima Divisione, a febbraio, dà
l'avvio alla stagione ufficiale.
In Sardegna le squadre iscritte sono diciannove, suddivise in tre gironi, due da sei squadre e uno da sette. Quest’ultimo avrà tre partite per ogni
giornata, con una squadra a riposare a turnazione.
Il Cagliari vince agevolmente il girone in cui è inserito, uno dei due a sei squadre, patendo una sola sconfitta, in casa della Torres che farà il pieno
tra le mura amiche, cinque vittorie su cinque e che sarà la migliore nel girone di ritorno. Delle trenta partite di campionato, solo quattro termineranno
in parità e la Tharros perderà tutte le gare in trasferta.
La classifica vedrà, in ordine, Cagliari, Torres e Ozieri ai primi tre posti, quelli che valgono la qualificazione al girone finale con le altre piazzate
tra le prime posizioni negli altri due gironi. Pirri e Tharros si piazzeranno a pari merito al quarto posto e questo avrà la sua importanza perché la
Torres rinuncia a partecipare al girone finale e per assegnare il suo posto sarà necessario uno spareggio in campo neutro tra Pirri e Tharros vinto dai
primi.
Il girone finale sarà così composto da un raggruppamento unico di sette squadre con gare di andata e ritorno, in cui c'è un'altra squadra di Cagliari, cioè il Sardegna, quindi
il Carbonia e due rappresentative militari, una per l'Esercito e una per la Marina. Campionato dal formato di quattordici giornate con, in ognuna di queste, tre partite e una
squadra a riposare a turnazione essendo dispari il numero delle contendenti, destinate a giocare dodici partite ciascuna. Ma dopo quattro giornate la squadra dell'Esercito
e quella della Marina decideranno di ritirarsi con, di conseguenza, i loro risultati annullati e la classifica riscritta. E non solo quella, perchè anche il calendario verrà
rifatto consentendo l'anticipo della conclusione del Campionato che avrà, quindi, la sua durata ridotta di due giornate. E viene, ancora una volta vinto a mani basse dal
Cagliari che conquista tutti i primati positivi tranne le vittorie in trasferta, appannaggio del Pirri che si classificherà secondo.
Il testa a testa tra queste due formazioni si deciderà proprio all’ultima giornata, a cui arrivano a pari merito, con il calendario che propinava proprio
la partita decisiva, cioè lo scontro diretto, in casa del Cagliari che si aggiudicherà incontro e vittoria finale sconfiggendo gli avversari con il punteggio di 3-1.