La storia del Cagliari
Tutta la cronistoria rossoblù, partita per partita
2007/08
Campionato Serie A
La stagione 2007-08, per quanto è stata emozionante, rimarrà certamente tra le più memorabili per i tifosi.

A guidare la squadra rossoblù in panchina viene confermato il tecnico Giampaolo e la rosa, per quanto possibile, viene adeguata alle sue esigenze. Comunque le variazioni sono tante, e la squadra viene indebolita da partenze eccellenti non adeguatamente rimpiazzate. Cosa, questa, che spiega il pessimo andamento dei rossoblù nella prima parte del torneo.

Il bomber Suazo, dopo più di cento reti in gare ufficiali tra i rossoblù (il solo, Riva a parte, capace di arrivare in tripla cifra in quanto a segnature in gare ufficiali nella storia del Cagliari) va all’Inter Campione d’Italia in carica e va via anche un altro protagonista tra i più esaltanti degli ultimi anni, cioè Esposito, che passa alla Roma. Cambiano casacca anche altri due attaccanti. Langella, il cui rapporto con Giampaolo è stato sempre complicato, va all’Atalanta e Pepe rientra dal prestito all’Udinese, dove va anche il portiere Chimenti. Le altre partenze sono di minore importanza con Capone, Cocco, Conticchio e Colucci che si trasferiscono tutti in Serie B, rispettivamente a Vicenza, Albinoleffe, Modena e Avellino e i giovani Aresti, Cotza, Burrai e Puddu che vengono mandati a fare esperienza in Serie C. A concludere, gli stranieri, utilizzati pochissimo nella stagione precedente. L’argentino Penalba torna in patria, il portoghese Semedo va in Inghilterra.

Per quanto riguarda gli arrivi, tre sono delle vecchie conoscenza dei tempi dell’Ascoli del tecnico. Trattasi dei centrocampisti Parola (nella precedente stagione alla Sampdoria), Fini e Foggia. Su quest’ultimo, molto talentuoso, di proprietà della Lazio e con caratteristiche offensive, si riverseranno molte attese che saranno in massima parte deluse. Identico discorso per Larrivey, attaccante argentino proveniente dalla sua patria mentre un altro attaccante, Acquafresca, giovane di proprietà dell’Inter, da due stagioni in prestito a Treviso, risulterà decisivo in questo campionato. A completare il reparto offensivo, Matri, altro calciatore di scuola Milan, proveniente dal Rimini, in Serie B, che si rivelerà un ottimo acquisto con Marruocco, portiere proveniente dalla Salernitana, Serie C1, destinato a fare il secondo a Fortin e Magliocchetti, difensore proveniente dal Verona, ancora Serie B, a completare il discorso relativo alla campagna trasferimenti.

L’esordio in un campionato che, dalla categoria inferiore, vede il ritorno di squadre di blasone come Genoa e Napoli, capaci di una doppia promozione in due anni dalla Serie C1 e della Juventus è molto incoraggiante, perché avviene con una vittoria in trasferta, sul campo del neopromosso Napoli, il 30 agosto. Il mese di settembre, che si conclude con la sesta di campionato, vede il Cagliari un po’ meglio in trasferta, con una vittoria, un pari e una sconfitta e quattro punti conquistati piuttosto che in casa dove si sono raccolti tre punti frutto di una vittoria e due sconfitte. Comunque sette punti che mettono il Cagliari in una posizione di classifica in sintonia con potenzialità e obiettivi. Ma da questo punto del campionato in poi, cioè dalla prima vittoria casalinga del 30 settembre contro il Siena, per il Cagliari sembra iniziare un altro campionato nel quale le cose, con il passare del tempo, vanno sempre peggio. Un periodo di circa quattro mesi nel quale al Cagliari ne accadono un po’ di tutti i colori, non sono in senso calcistico. Ad esempio un incredibile litigio tra Foggia e Marchini fuori dei campi di gioco che, di fatto, pone fine all’esperienza in rossoblù di Marchini, da quel momento mai più sceso in campo.

Tredici partite senza vittorie nelle quali si raccolgono appena tre pareggi e ciclo che termina con cinque sconfitte consecutive. In questo frangente, come non è difficile immaginare, c’è stato anche il cambio del tecnico. Accade in corrispondenza della trasferta sul campo della Roma, prevista in notturna l’11 novembre, è la dodicesima giornata. Invece succede che prima delle gare del pomeriggio, muore un tifoso della Lazio, ucciso da un colpo di arma da fuoco sparato da un poliziotto e allora, considerato che si deve giocare proprio a Roma, si decide di rinviare la gara per paura di disordini. Ma il presidente Cellino, che evidentemente aveva comunque preso la decisione di cambiare l’allenatore, probabilmente sicuro della sconfitta, non torna indietro sui suoi passi nonostante la gara non venga disputata e, con il Cagliari ultimo in classifica, richiama Sonetti il quale non riesce, come nelle sue due precedenti esperienze in rossoblù, a cambiare l’andazzo del campionato. La sua esperienza dura appena sei partite nelle quali viene raccolto solo un punticino e prima di Natale viene esonerato, all’indomani di una disfatta, un 5-1 sul campo della Fiorentina. Per questa gara, a dire il vero, Cellino aveva pensato di richiamare Giampaolo, ancora sotto contratto col Cagliari, ma il tecnico con il quale i rossoblù hanno iniziato la stagione declina l’invito rescindendo il contratto lasciando la panchina a Sonetti un’ultima volta.

Il Cagliari arriva così a finire l’anno solare 2007 all’ultimo posto in classifica da solo, nettamente staccato dalla concorrenza e seriamente candidato alla retrocessione. Per prendere il posto in panchina di Sonetti, viene ingaggiata un’altra vecchia conoscenza del Cagliari, cioè Ballardini, già tecnico dei rossoblù nella stagione 2005-06 per nove partite, senza nemmeno una vittoria. E per i primi suoi due incontri nella nuova esperienza in rossoblù, all’inizio del 2008, non può fare miracoli nemmeno lui e per il Cagliari arrivano altre due sconfitte. Però, proprio in occasione della seconda di queste due sconfitte, nel Cagliari si vedono le novità che cambieranno radicalmente il campionato dei rossoblù. Si tratta dei nuovi acquisti del mercato di riparazione, I cui nomi sono tutt’altro che altisonanti. Comunque i movimenti sono tanti. Coloro che chiudono la loro esperienza in rossoblù in corrispondenza della finestra di mercato sono il portiere Marruocco, che va al Ravenna in B in cambio del pari ruolo Capecchi. Quindi Budel che va all’Empoli, D’Agostino al Treviso, Fortin al Vicenza e Bizera in Israele. Il nuovo portiere è Storari, di proprietà del Milan ma proveniente dal campionato spagnolo, dal Levante, in prestito. Gli altri acquisti sono due. Uno di questi è il brasiliano Jeda, proveniente dala Serie B, dal Rimini, squadra con la quale aveva già giocato insieme a Matri. E Cossu, di ritorno al Cagliari, proveniente addirittura dalla Serie C1, dove era precipitata la sua squadra, il Verona.

Jeda ha 28 anni e in Serie A, categoria dalla quale manca da ben sette stagioni, ha collezionato appena undici presenze nella sua carriera e non sembra che i nuovi arrivi, compreso il tecnico ancora alla ricerca della sua prima vittoria, possano modificare quello che sembra un destino segnato per il Cagliari. Accade invece che il campo smentirà clamorosamente questi presagi, a cominciare da quella che sarà la partita della svolta, l’incontro al Sant’Elia contro il Napoli, squadra con la quale c’è sempre una gran rivalità. A questo appuntamento, il primo del girone di ritorno, il Cagliari si presenta ultimo da solo in classifica, distaccato di sei punti dal penultimo posto e di quattordici dall’avversario. Dopo un primo tempo a reti involate, il Napoli passa in vantaggio, riuscendo, nonostante la coraggiosa prestazione dei rossoblù, a conservarlo fino al 90’. E quando pareva materializzarsi per i rossoblù l’ennesima sconfitta, due reti nei minuti di recupero, di Matri e Conti, portano ad un’incredibile e insperata vittoria che ridà entusiasmo e, di fatto, apre un altro campionato per il Cagliari.

E la prova del fatto che il successo contro il Napoli non è casuale, arriva nella gara successiva, sul difficilissimo campo della Juventus, terza in classifica con il Cagliari che, chiuso anche in questo caso il primo tempo a reti bianche, riesce addirittura a portarsi in vantaggio chiudendo poi sull’1-1 e portando a casa un punto insperato che fa morale e classifica. A questo pareggio ne segue un altro, in casa contro il Parma ma questi tre risultati utili consecutivi non variano la posizione in classifica dei rossoblù, sempre ultimi da soli anche perché le tre trasferte successive registrano altrettante sconfitte. A questo c’è da aggiungere il fatto che al Cagliari a fine febbraio vengono comminati tre punti di penalizzazione. Comunque i rossoblù, se non altro, continuano a vincere in casa, dopo il pari contro il Parma sono quattro le vittorie consecutive interne.

La trentesima giornata è l’ultima che vede i rossoblù ultimi in classifica anche perché prima del successivo impegno di campionato, pareggiato al Sant’Elia contro la vicecapolista Roma, arriva la bella notizia della revoca della penalizzazione che fa balzare in un solo colpo il Cagliari al terzultimo posto in compagnia di altre tre squadre e quindi in piena corsa per la conferma della categoria.

Il momento decisivo del campionato arriva alla trentatreesima giornata, quando si gioca uno scontro diretto, sul campo di un Livorno con il quale si è a pari punti in classifica. Il Cagliari ottiene un memorabile successo in rimonta grazie a due reti di Acquafresca e sette giorni più tardi arriva un’altra pesantissima vittoria in un altro scontro diretto, giocato al Sant’Elia contro l’Empoli. Gli scatenati rossoblù continuano nel loro esaltante finale di campionato sconfiggendo in casa la Fiorentina, dopo avere perso sul campo dell’Inter e ottengono la benedizione della matematica a novanta minuti dal termine del campionato, vincendo sul campo dell’Udinese.

Il resto delle squadre coinvolte fino all’ultimo nella lotta per non retrocedere, comprendeva le stesse squadre che già al termine del girone di andata figuravano in coda alla classifica, cioè Catania, Empoli, Livorno, Parma, Reggina e Torino. Giornata cruciale è stata la penultima, quella che decretava la matematica salvezza del Cagliari in seguito alla vittoria di Udine, che presentava in calendario due scontri diretti, cioè Livorno-Torino e Reggina-Empoli. I successi di Torino e Reggina decretavano le loro matematiche salvezze e condannavano contemporaneamente il Livorno. All’ultimo turno, il ballottaggio a tre per evitare due posti retrocessione promuoveva il Catania e mandava in B Empoli e Parma. Un ultimo turno che prevedeva in calendario anche la gara del Sant’Elia tra Cagliari e Reggina che altri non era che una festa per entrambe le squadre.

Per il Cagliari una salvezza memorabile, conquistata addirittura con una settimana d’anticipo, un risultato sportivo insperato a poche battute dal termine del campionato. Per i rossoblù sono da ricordare il grande contributo, assolutamente sorprendente in positivo, degli acquisti del mercato di riparazione. Tra questi da segnalare Cossu, che sembrava irrimediabilmente perso nei meandri della Serie C e che invece arriverà addirittura a giocare in Nazionale. E Acquafresca, decisivo con le sue otto segnature negli ultimi tredici turni di campionato, dopo che nelle precedenti venticinque giornate di campionato le segnature erano state appena due. Va anche ricordato che i rossoblù sono stati la squadra con il massimo incremento in classifica tra girone di andata e girone di ritorno con ben ventidue punti conquistati in più nella seconda parte del torneo rispetto alla prime.

Per quanto concerne la lotta per il titolo di Campione d’Italia, già il girone di andata faceva presagire una facile conferma dell’Inter, prima già dalla quinta di campionato, con la Roma, come un anno prima, che appariva come unica antagonista ma attardata di sette punti al termine del girone di andata e con la terza e la quarta in classifica, rispettivamente Juventus e Fiorentina, distanziate tantissimo, rispettivamente dodici e quindici punti.

Invece accade che le prime quattro della classifica al termine del girone di andata, che poi saranno le stesse al termine del campionato, disputino un girone di ritorno al ribasso, ottenendo meno punti del girone di andata e il campionato si livella. L’Inter, addirittura, è la seconda peggiore in quanto a decremento di punti nel girone di ritorno, con tredici punti in meno, peggio ha fatto solo il Livorno con 14. E così, la Roma recupera mettendo incredibilmente in discussione il campionato fino all’ultima giornata, quando le due squadre arrivano all’ultimo turno con l’Inter in vantaggio di appena un punto.

E ultima giornata che vede, in testa, il titolo giocarsi su due campi con la Roma, in vantaggio a Catania contro un Inter che pareggia a Parma, che si porta intesta alla classifica per poi dovere accontentarsi del secondo posto, con l’Inter che vince e si conferma Campione d’Italia.

In questo campionato, chiuso con due squadre, Catania e Parma, senza vittorie esterne e in cui nessuna squadra è riuscita a mantenere imbattuto il proprio campo, l’Inter è stata la migliore difesa e Roma e Juventus i migliori e attacchi con l’Inter anche migliore difesa interna e la Roma migliore attacco interno.

Per il Cagliari sono scesi in campo un complessivo di ventotto calciatori, nessuno dei quali ha disputato tutte le trentotto gare di campionato. Il più presente è stato l’esordiente Matri con trentaquattro presenze, il miglior realizzatore Acquafresca con dieci reti.