La storia del Cagliari
Tutta la cronistoria rossoblù, partita per partita
2013/14
Campionato Serie A
Sulla scia del precedente positivo campionato, per questa stagione, riguardo le variazioni nella rosa del Cagliari, ai nastri di partenza della Serie A per il decimo anno consecutivo, si sceglie di variare il meno possibile.

Nella sessione estiva del calciomercato, Casarini e Thiago Ribeiro sono gli unici partenti e Ibraimi e Oikonomou i nuovi arrivi. Casarini rientra dal prestito al Bologna, che lo girerà poi alla Virtus Lanciano, in Serie B. Thiago Ribeiro, nostalgico, rientrerà in patria. Ibraimi, centrocampista offensivo macedone, arriva dal campionato sloveno e Oikonomou è un giovane difensore greco che arriva dal massimo campionato della sua patria.

Per quanto riguarda la guida tecnica, si invertono le gerarchie rispetto alla stagione precedente con Lopez allenatore e Pulga allenatore in seconda. E sulla scia della precedente stagione si trascinano anche i problemi relativi allo stadio dove giocare le gare interne. Il progetto dello stadio “Is Arenas” di Quartu Sant’Elena tramonta definitivamente e brutalmente, con tanto di una clamorosa inchiesta giudiziaria che porterà addirittura all’arresto del presidente Cellino e di qualche esponente del comune di Quartu e bisogna quindi trovare una nuova casa per il Cagliari e trovarla in Sardegna e l’unica soluzione è quella di tornare al “Sant’Elia”, che viene rimesso in sesto nel miglior modo possibile per potere ospitare gare di Serie A.

Ma la tempistica non consente la conclusione dei lavori in tempo per l’avvio della stagione e così i rossoblù devono iniziare il loro campionato, per quanto riguarda le gare interne, dove lo avevano concluso, cioè allo stadio “Nereo Rocco” di Trieste, dove giocano le prime tre partite casalinghe.

Degno di nota il fatto che il Cagliari in questa stagione rispolvera una vecchia e gloriosa divisa, quella bianca degli anni ‘60 con la banda diagonale rossoblù e stemma dei Quattro Mori, chiaramente in chiave più moderna.

Diversamente da quanto accaduto nella prima ufficiale, dove arriva una brutta eliminazione dalla Coppa Italia per mano del Frosinone, squadra di Lega Pro, l’esordio in campionato è vincente, 2-1 casalingo sull’Atalanta il 25 agosto. Le successive cinque gare, del mese di settembre, partono con una sconfitta sul campo del Milan a cui seguono quattro pareggi consecutivi, e le prime sei giornate vedono così i rossoblù a centro classifica e sempre a segno. Dopo la sconfitta della settima giornata a Udine, il Cagliari torna finalmente al Sant’Elia dopo un’assenza di un anno e mezzo e arriva la seconda vittoria stagionale, che porta al decimo posto in una classifica cortissima. Infatti le tre successive partite, tutte perse, portano il Cagliari appena un punto sopra la zona retrocessione. Ma basta una vittoria nella gara successiva e i rossoblù si ritrovano decimi. Questo successo da l’avvio alla migliore serie positiva del Cagliari, sette risultati utili di fila con la squadra che arriva al nuovo anno in una posizione di classifica abbastanza tranquilla.

Con l’arrivo del 2014 c’è la consueta finestra di mercato che, a differenza di quanto accaduto in estate, porta molte novità in casa rossoblù. Tanto per cominciare, in porta Agazzi, che aveva perso il posto a causa di un infortunio a beneficio del secondo Avramov, viene ceduto al Chievo e al suo posto viene ingaggiato Adan, portiere spagnolo in arrivo addirittura dal Real Madrid, nel quale era il terzo e sul quale si hanno grandi aspettative. In realtà la sua esperienza tra i pali rossoblù dura giusto due partite e qualche giorno dopo una disastrosa prestazione contro la Juventus, rescinde il contratto e torna in patria, con la porta rossoblù nuovamente affidata ad Avramov, che avrà comunque un rendimento costante e soddisfacente. Oltre ad Adan, in rossoblù, nell’ambito dell’operazione Agazzi, arriva dal Chievo il giovane portiere Silvestri, che verrà fatto esordire in A a fine campionato, destando una buona impressione.

Gli altri movimenti di mercato riguardano, per quanto concerne gli arrivi, quelli di Adryan, attaccante brasiliano proveniente dal Flamengo, di due calciatori provenienti dalla Serie B, cioè il difensore Bastrini, proveniente dal Novara e il centrocampista Tabanelli, dal Cesena. E il centrocampista uruguayano Vecino, proveniente dalla Fiorentina. Tre dei nuovi accquisti, che mai avevano giocato in A, non lasceranno grandi tracce nella loro esperienza in rossoblù, tant’è vero che giocheranno solo a salvezza acquisita L’unico arrivo di un certo spessore si dimostrerà Vecino che, purtroppo, sarà frenato da un infortunio che ne limiterà presenze e rendimento.

Le cessioni sono tre e riguardano Ariaudo, poco utilizzato, che passa al Sassuolo, esordiente in A. Quindi Benedetti che va al Bari, in Serie B. Ma soprattutto quella pesante di Nainggolan, il pezzo pregiato della rosa rossoblù, che farà il grande salto della sua carriera andando alla Roma.

Il girone di andata si chiude con la citata partita al Sant’Elia contro la Juventus, formazione dominatrice del campionato, che vince in rimonta 4-1. Un girone di andata nel quale i tanti pareggi (nove) danno un minimo di tranquillità alla classifica senza tuttavia preservare il Cagliari dal pericolo della retrocessione. La battuta d’arresto contro i Campioni d’Italia è la prima di tre consecutive che danno l’avvio ad un girone di ritorno più sofferto di quello di andata.

Le sei partite tra la 19ma e la 24ma giornata vedono i rossoblù conquistare una vittoria a fronte di ben cinque sconfitte. Il Cagliari, tuttavia, riuscirà sempre a mantenere un minimo margine di sicurezza sulla zona retrocessione anche perché diminuiscono drasticamente i pareggi (saranno tre in tutto il girone di ritorno) con qualche sporadica vittoria. Alla 30ma giornata registriamo un importante dato statistico del Cagliari, che gioca la sua 373ma consecutiva partita in Serie A, il massimo, visto che il precedente primato era di 372 gare tra il 1964/65 e il 1975/76, dodici consecutive stagioni in massima serie.

Alla 32ma giornata, tuttavia, dopo una sconfitta interna contro la Roma, il presidente Cellino decide per l’esonero del tecnico il cui posto viene preso da Pulga, allenatore in seconda a sua volta sollevato dall’incarico in precedenza e richiamato come primo allenatore. L’avvento del nuovo tecnico porta il Cagliari all’accelerata decisiva per la conferma della categoria, con un pari e due vittorie consecutive. La prima di queste è la prima in trasferta e la seconda, al Sant’Elia contro il Parma, dà la certezza matematica della conferma del posto in Serie A. La suddetta vittoria esterna, ottenuta sul campo del Genoa, è un’altra da ricordare per motivi statistici, perché il capitano Conti disputa la sua 312ma gara in Serie A con la maglia del Cagliari superando Claudio Nenè e portandosi così al primo posto per numero di partite disputate in Serie A con la maglia del Cagliari.

Le ultime tre di campionato, una volta raggiunto l’obiettivo, vengono giocate dal Cagliari in tono minore. Si sfrutta l’occasione per fare esordire in A i nuovi arrivi Silvestri, Bastrini e Tabanelli nonché Solinas, proveniente dal settore giovanile così come Loi, il cui esordio è stato contro il Parma.

Per quanto riguarda la restante storia del campionato, che per la prima volta nella sua storia ha cinque stracittadine e che avrà una squadra esordiente, cioè il Sassuolo, registriamo una bruciante partenza della Roma che vince le prime dieci giornate di campionato stabilendo un nuovo primato per la Serie A. Di rilievo statistico il fatto che la Juventus al terzo turno non si trova in testa alla classifica dopo 48 giornate consecutive in tre campionati. La Roma, comunque, non riesce tuttavia a staccarla in classifica e alla 13ma giornata, in occasione del nulla di fatto interno proprio contro il Cagliari, la Juventus scavalca i giallorossi prendendo definitivamente la vetta della graduatoria e avviando un cammino impressionante. La squadra torinese arriva a totalizzare dodici vittorie consecutive che spengono ogni velleità delle rivali e chiudono il discorso a centottanta minuti dal termine di un torneo che chiuderanno ad uno stratosferico punteggio addirittura in tripla cifra, 102 punti che li laureano Campioni d’Italia per la terza volta consecutiva, con il pieno di punti in casa, diciannove vittorie su diciannove, chiaramente primato assoluto nella storia della A.

Per quanto riguarda la coda della classifica, si decide tutto nel finale di campionato, con ribaltoni a sorpresa. Alla 33ma è ultimo in classifica il Catania, staccato di ben cinque punti dal penultimo posto, occupato da Livorno e Sassuolo, squadra che chiuderà con il primato di sconfitte interne, ben dodici, cioè due delle tre provenienti dalla B. La formazione siciliana avvia, in ritardo, una bella rimonta in classifica che si rivelerà inutile con quattro vittorie e una sconfitta. Infatti il successo della penultima giornata sul campo del Bologna, l’unico in trasferta della squadra siciliana, decreta la retrocessione di entrambe.

A fare loro compagnia è il Livorno autore, viceversa, di un pessimo finale di campionato fatto di sette consecutive sconfitte nelle ultime sette gare di campionato che lo portano inesorabilmente all’ultimo posto.

In questo campionato tutti i primati positivi stagionali sono andati alla Juventus, tranne il migliore attacco esterno, che è quello dell’Inter, che è anche la squadra con più pareggi casalinghi. Nessuna squadra, a parte la Juventus, ha chiuso senza sconfitte interne e tutte le squadre sono riuscite a vincere almeno una gara in trasferta.

Il Cagliari avrà il primato stagionale di pareggi esterni, otto e quello di squadra meno vincente in trasferta, un solo successo come il Catania.

Per i rossoblù sono scesi in campo un complessivo di trentuno calciatori, nessuno dei quali ha giocato tutte le trentotto gare di campionato. Di questi ben quattordici sono stranieri, al momento primato storico per i rossoblù

Primatista di presenze è stato Rossettini con trentasei partite giocate, miglior realizzatore Pinilla con sette reti.